Nocturne? Un magnete di emozioni

Pubblicato il: 13 Marzo 2024
E’“Nocturne” uno dei più soddisfacenti ascolti di quest'ultimo periodo. Lo ha firmato la pianista e compositrice trentina Isabella Turso,

Con Nocturne la Turso è andata a condensare i tratti fondamentali di una personalità originale e incentrata sui valori melodici del suo sentire, al punto di ricevere i complimenti anche del Maestro Ennio Morricone, che l’ha lodata per la sua elaborazione al pianoforte del celeberrimo tema di “Nuovo Cinema Paradiso. Al momento l’album è uscito solo in digitale, ma sono previsti al più presto anche le realizzazioni fisiche in formato cd e vinile:“Si tratta di un album -sottolinea- che raccoglie le esperienze e gli incontri artistici più coinvolgenti di questo ultimo anno, focalizzando la mia attenzione sul linguaggio che volevo utilizzare per raccontarmi. La notte mi ha ispirato molto ed è anche stata terapeutica. Mi ha fornito una nuova chiave di lettura più lineare e diretta, per trasferire in musica i miei pensieri, le mie storie, i miei ricordi.

In Nocturne, che è una composizione per violoncello e pianoforte, spicca la presenza di Tina Guo, che tanti hanno apprezzato nei commenti sonori dei film di Hans Zimmer...
Si tratta di un brano che è stato scritto durante una serata molto particolare, piena di colori e con tante aspettative. L'ho scritto pensando al magico connubio tra eleganza e passionalità di una musicista straordinaria come Tina Guo. Le ho scritto proponendole di far parte di questo mio nuovo progetto e ha accettato con un entusiasmo che mi ha veramente riempito di gioia e soddisfazione.

Quali sono stati i tuoi riferimenti principali nel tuo processo di evoluzione in musica?
Mio padre mi ha trasferito l’amore immenso per la musica. Ho ascoltato tanti generi diversi fin da bambina, dalla classica al jazz, dal pop al rock. A nove anni ho iniziato a studiare pianoforte in Conservatorio e mi sono resa conto ben presto che quella sarebbe stata la mia strada e nessun altra. Mi sono avvicinata alla composizione in un secondo momento, quando ho sentito l’esigenza di trovare un mezzo di comunicazione ancora più personale e autentico. Mi sto divertendo molto, è un viaggio che mi appassiona sempre di più. Di riferimenti a cui ispirarmi ne ho avuti tanti negli anni e ognuno si lega a una precisa fase, da Horowitz a Dave Brubeck, da Morricone, a Sakamoto, a Max Richter. In generale amo i musicisti che sperimentano e osano, senza snobismo o pregiudizio. Personalmente ho sempre amato avvicinare generi diversi per scoprire i punti di contatto e su quelli mi piace lavorare.

La musica è un linguaggio universale e fa reagire ognuno di noi secondo un modo personale e specifico: se ti chiedessi per te cosa è la musica, tu cosa mi risponderesti e nel suo tramite quali sono gli obiettivi che ti sei prefissata?
La musica per me è un magnete di emozioni. Cattura quella parte emotiva che è comune a tutti, crea attrazione e vibrazione. Tutti gli esseri viventi ne sono pervasi, perfino le piante! Ed è vero, si tratta di un processo molto personale e intimo, ognuno percepisce le emozioni secondo il proprio vissuto, filtrandole attraverso l’unicità che ci contraddistingue. Scrivo musica da quando ho capito che l’unica cosa che conta per me è collegarmi con il mondo attraverso un linguaggio personale e il più possibile coinvolgente, condividere emozioni, avvicinare sensibilità differenti, incuriosire.

Come possiamo farci un'idea del tuo processo creativo?
La mia scrittura è fotografica, parto sempre da alcune immagini che mi hanno colpito e che voglio approfondire. Ci costruisco attorno altre sequenze, in alcuni casi prendono spunto da storie reali, in altri solo ricordi o fantasie, e con sfumature sempre diverse cerco di dar loro una forma e un significato. Nascono dei brevi cortometraggi in musica, ognuno poi ci lega le proprie immagini, i sogni, visioni personali.

Ho letto di una tua soddisfacente collaborazione con Dargen D’Amico: vi siete trovati bene nonostante le differenze sulla carta?
Ne sono molto soddisfatta.  Abbiamo accorciato le distanze, poi solo apparenti nel nostro caso. Musica urban e musica colta in dialogo, all’interno ci sono citazioni sia dal mondo hip hop sia da quello classico. Abbiamo concentrato le energie sugli aspetti che legavano strette le nostre sensibilità, per questo dico che è andata molto bene, perché ci siamo ascoltati e credo anche compresi. Dargen è un artista attento, curioso e colto. La sfida più grande era scrivere una musica che non invadesse troppo il campo della parola, ma che al tempo stesso non perdesse di vigore e non tradisse la propria natura. Uno dei brani dell’album, “Il ritorno delle stelle”, a cui hanno partecipato anche Tedua, Izi e Rkomi, per pianoforte e quartetto d’archi, descrive bene questo tipo di esperimento.

 Quali difficoltà trovano i giovani musicisti in Italia?
Credo che trovino difficoltà ad essere ascoltati. Troppe logiche di mercato, meno sensibilità per il talento, che ha bisogno di tempo e cura. Non bastano i social o i talent per mostrare le proprie qualità, serve una personale preparazione e una educazione all’imprenditorialità perché non bisogna dimenticarsi che quella musicale è un’industria con ingranaggi potenti e complessi. Bisogna imparare a navigarci.

Quale ritieni sia stata la maggiore soddisfazione della tua carriera sino a qui?
Ce ne sono state tante, non riesco a dar loro una misura. Forse potrei raggrupparle tutte in un unico aspetto in particolare, che mi rende orgogliosa e mi dà la giusta dose di determinazione per dare sempre il massimo. Il segno emotivo che la mia musica lascia a chi l’ascolta, superando i confini del genere musicale e diventando accessibile a tutti.

Cosa ti aspetta in questo scorcio dell'anno verso la primavera?
Ho in programma un tour da marzo a maggio e sarà ecosostenibile, viaggeremo su una auto elettrica, dentro la quale realizzerò un podcast dedicato al connubio musica e ambiente, utilizzeremo materiali di riciclo per gli elementi di scenografia e per alcuni abiti, per ridurre al minimo l'impatto ambientale. Uscirà “Nocturne” in vinile e cd. Nei prossimi mesi uscirà un altro progetto con il bravissimo poeta californiano IN-Q.

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